Member International Society of Arboricoltur
Con oltre 22.000 soci nel mondo, l'International Society of Arboriculture (ISA) è la più grande associazione professionale tra quanti si dedicano alla cultura ed alla conservazione degli alberi. L'ISA sorge nel 1924 nel Connecticut - Stati Uniti, su iniziativa di alcuni arboricoltori e ricercatori. Scopo fondamentale dell'associazione, fin dall'inizio, fu quello educativo, ovverosia di libera associazione per la diffusione dell'arboricoltura urbana e delle conoscenze ad essa relative.
Dai 36 membri fondatori si è passati, in settant'anni di vita societaria, a più di 22.000 aderenti, la gran parte localizzati negli Stati Uniti e nel Canada. Oggi l'ISA vanta 46 Sezioni (Chapters) di cui 11 europee (Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Germania, Austria, Regno Unito-Irlanda, Italia, Spagna, Svezia, Rep. Ceca). Il "quartier generale" dell'associazione è a Champaign-Illinois.
Accanto all'Ufficio di Presidenza, a governare la Società vi è il Consiglio Direttivo (Board of Directors), costituito da 15 rappresentanti, ciascuno con diritto di voto e dal Council of Chapter Representatives, di cui fanno parte i rappresentanti di ogni Sezione e quelli di 6 affiliazioni professionali: L'Arboricultural Research and Education Academy, cui possono aderire i soci ricercatori e docenti; la Society of Municipal Arborist che raggruppa i tecnici municipali e la Society of Consulting Arborists, i consulenti ed i paesaggisti; la Society of Commercial Arboriculture che raggruppa gli arboricoltori con interessi commerciali; la Student Society cui aderiscono gli studenti; la Utility Arborist Association che raggruppa gli arboricoltori che lavorano sugli alberi in prossimità di linee di servizio, come le linee elettriche (un problema molto sentito in America), il Tree Fund ed un sito web istruttivo, TREESAREGOOD.ORG , nato per informare sotto molti aspetti i proprietari di alberi.
Ogni affiliazione, retta al suo interno da un Comitato Direttivo, porta le proprie istanze o problemi all'interno dell'ISA.
Come si può ben comprendere, questa differenziazione all'interno di un'unica associazione permette di coordinare meglio le diverse problematiche e proposte. La ricerca, per esempio, sarà espressione delle istanze diverse più sentite che emergono nei diversi settori. Dal 1975, anno in cui è stato insediato l'apposito Comitato per la Ricerca, alcune centinaia di lavori sperimentali sono stati commissionati e divulgati.
L'ISA pubblica due riviste ufficiali: "Arborist News", notiziario bimestrale che riporta le attività dell'Associazione ed articoli tecnico-divulgativi di interesse generale.
La seconda rivista è "Arboriculture & Urban Forestry", bimestrale, ad indirizzo prettamente scientifico, che riporta i lavori sperimentali e di ricerca.
I soci ricevono gli "abstracts" di arboricoltura, ovverosia brevi riassunti dei lavori scientifici più interessanti che compaiono sulle principali riviste del settore, nonché l'Annuario generale.
Molto il materiale che può essere richiesto a pagamento: libri, video tecnici, diapositive, manuali, gadgets, ecc.
Momento importante della vita associativa è la "Conferenza annuale", che si svolge, ogni anno, tra la fine di luglio e la metà di agosto: quattro giorni di conferenze, dibattiti, incontri, workshops sui più attuali temi dell'arboricoltura.
Una giornata è dedicata al "jamboree": una manifestazione all'aperto con espositori, attrazioni e i campionati mondiali di tree-climbing, con la partecipazione dei migliori climbers internazionali selezionati dai campionati dei singoli "chapters". Ogni Sezione è poi chiamata ad organizzare il proprio meeting annuale: in genere 2-3 giornate.
La struttura organizzativa dell'ISA, a prima vista fortemente centralizzata, concede ampie autonomie alle Sezioni.
Molte di queste stampano le proprie newsletters e riviste; ad esempio il Western Chapter (California, Arizona, Nevada, Hawaii) stampa una rivista ben più corposa del bollettino ufficiale dell'Associazione. Molta autonomia è lasciata agli usi e costumi locali, alle forme di eleggibilità e statuto locali.
Ciò che conta è il comune interesse per l'arboricoltura, il rispetto di un corretto codice deontologico nell'approccio all'albero, e la volontà di promuovere una maggiore cultura e professionalità nel campo dell'arboricoltura.